Servizi
L’obiettivo generale dell’intervento psicologico nella scuola, è la promozione della crescita personale e l’educazione al benessere(1) di tutti i soggetti che ne fanno parte. Importante a questo proposito è la visione dello psicologo a scuola come un’opportunità evolutiva e non come un evento collegato ad una patologia. Diversi possono essere i livelli di intervento:
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Ragazzi:
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Lavoro col gruppo classe: per contrastare l’abbandono o l’insuccesso scolastico, per promuovere competenze affettivo-relazionali, per far fronte e arginare episodi di bullismo, disturbi della condotta, comportamenti a rischio…
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Consulenze individuali su problematiche tipiche adolescenziali
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Screening mirati (ad es. questionari, prove oggettive, griglie di osservazione…) per valutare difficoltà e fattori di rischio (comportamentali, emotivi o anche di apprendimento).
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Insegnanti:
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Lavoro di gruppo: centrati sia sulla trasmissione di conoscenze, strategie e abilità, che sul confronto e sostegno al fine di diminuire il senso di solitudine e impotenza che talvolta può emergere in situazioni complesse.
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Progettazione di percorsi individualizzati di apprendimento e training psico-sociali per i ragazzi, in virtù delle indicazioni ministeriali di personalizzazione dell’obiettivo formativo.
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Genitori:
- Lavoro di gruppo per favorire il confronto, valorizzare le risorse familiari esistenti e stimolare nuove strategie educative.
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Consulenze individuali
Sin dal 2002 è in corso un progetto con la Scuola Media Statale “Salvemini- La Pira” di Montemurlo (PO) che comprende un lavoro con i ragazzi, gli insegnanti e i genitori. L’intervento, differenziato in base all’età dei ragazzi, ha come obiettivi:
-Favorire una buona integrazione nel gruppo, prevenire e arginare i fenomeni di mancato inserimento [classi prime]
-Imparare a riconoscere le proprie emozioni e sperimentare l’empatia [classi seconde]
-educare all’affettività e alla sessualità [classi terze]
Questo tipo di lavoro privilegia la dimensione affettiva e relazionale al fine di: favorire la capacità di resistere alle pressioni del gruppo in comportamenti a rischio, ridurre i tassi di abbandono scolastico e comportamenti devianti, potenziare le capacità di autoregolazione ed empatia.
(1) Si precisa che ogni intervento attuato, risponde alle Linee Guida approvate dal Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Toscana il 13/11/07 che si rifanno al Protocollo di Intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale e il Consiglio, siglato nell’Ottobre 2006, in linea a sua volta col Protocollo di Intesa siglato il 2001 tra il Ministero dell’Istruzione e il Consiglio Nazionale dell’Ordine.